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Dischi di memoria virtuale pieni: una guida completa per capire, risolvere e ottimizzare lo spazio (e le performance!)

Capita di frequente che gli utilizzatori di PC o Mac si imbattano in fastidiosi messaggi di errore che segnalano dischi di memoria virtuale pieni. Questo inconveniente potrebbe non riguardare tutti gli utenti, ma è un problema particolarmente noto e ricorrente per chi impiega software che richiedono un uso intensivo delle risorse, come ad esempio Photoshop.

Cosa si intende esattamente per “Disco di memoria virtuale pieno”?

Quando compare questo specifico messaggio di errore, significa quasi sempre che il disco rigido (o uno dei dischi rigidi, a seconda della configurazione del computer) che il sistema o un programma sta utilizzando come supporto di memoria virtuale non possiede lo spazio di archiviazione sufficiente per completare l’operazione che si sta cercando di eseguire.

In questo contesto, la memoria virtuale funge da area di lavoro temporanea. È uno spazio sul disco rigido (spesso chiamato “scratch disk” in applicazioni come Photoshop) che il software utilizza come “sostituto” o estensione della memoria RAM fisica quando quest’ultima non è abbastanza capiente per gestire tutte le operazioni in corso, i dati e gli stati di lavoro.

Le conseguenze di avere i dischi di memoria virtuale pieni

L’impatto più immediato e frustrante è che il flusso di lavoro tende a bloccarsi. La produttività viene compromessa, poiché il software o il sistema non riesce più a elaborare i dati necessari per proseguire. Ci si trova quindi nella necessità urgente di capire come recuperare spazio utile per sbloccare la situazione e poter riprendere a lavorare.

Come affrontare e risolvere il problema dei dischi di memoria virtuale pieni

Esistono diverse strategie per risolvere questo problema. Una delle più importanti, e che spesso si rivela la migliore, è la prevenzione. È altamente raccomandabile assicurarsi di lasciare sempre almeno 10-20 GB di spazio disponibile sul disco rigido principale (quello dove è installato il sistema operativo e che spesso viene utilizzato come disco di memoria virtuale predefinito) mentre si lavora con software esigenti. Mantenere spazio libero è fondamentale.

Detto questo, vediamo le soluzioni dirette suggerite dalle fonti per intervenire quando il problema si presenta:

  1. Liberare spazio sul disco rigido utilizzato come memoria virtuale La soluzione più diretta e immediata consiste nel recuperare spazio sul disco che il sistema o il programma sta utilizzando come memoria virtuale. Questo si fa semplicemente eliminando i file non necessari da quell’unità. In alternativa all’eliminazione definitiva (o lo spostamento nel cestino), è possibile spostare file che non sono indispensabili avere su quel disco in un’altra posizione di archiviazione. Ad esempio, se l’unità C:\ è quella designata come disco di memoria virtuale e si è riempita, puoi spostare file su un’altra partizione o unità interna (come un’unità D:, se disponibile) o trasferirli su un supporto di archiviazione esterno.
  2. Indicare un’altra unità disco per la memoria virtuale (Scratch Disk) Una strategia molto efficace, soprattutto se il tuo computer dispone di più unità o partizioni, è quella di specificare un disco diverso da quello di sistema da utilizzare come memoria virtuale. L’obiettivo è selezionare l’unità che sia più veloce e che abbia il maggior spazio libero a disposizione. La modalità per cambiare l’unità di memoria virtuale dipende dal software specifico che sta generando l’errore. Nel caso molto comune di Photoshop, è possibile farlo all’avvio del programma. Su sistemi Windows, tieni premuti i tasti Ctrl + Alt mentre avvii Photoshop. Si aprirà una finestra di dialogo chiamata “Preferenze disco di memoria virtuale” dove potrai selezionare un’altra unità. Su macOS, la combinazione di tasti è Comando + Opzione all’avvio.

Soluzioni specifiche per gli utenti di Photoshop

Per coloro che incontrano il problema dei dischi di memoria virtuale pieni specificamente mentre lavorano con Photoshop, le fonti offrono alcuni suggerimenti aggiuntivi mirati:

  • Disattivare il salvataggio di ripristino automatico: Questo può aiutare a ridurre la quantità di spazio temporaneo scritto. Trovi questa opzione deselezionando “Salva automaticamente di ripristino” nel Menu delle Preferenze di Photoshop, nella sezione “Gestione File“.
  • Limitare gli stati storia: Photoshop memorizza gli stati delle modifiche per consentire le operazioni di annullamento/ripeti. Ridurre il numero di stati storia memorizzati può diminuire lo spazio temporaneo necessario. Puoi farlo accedendo alla finestra di dialogo delle preferenze “Prestazioni” e, nella sezione “Cronologia e memoria cache“, impostare un numero inferiore di Stati storia.
  • Ripristinare le preferenze di Photoshop: In alcune circostanze, se Photoshop o il sistema si bloccano a causa delle unità di memoria virtuale piene, il file delle preferenze del programma potrebbe corrompersi. Un file di preferenze danneggiato può influenzare negativamente la gestione dei dischi di memoria virtuale. Per risolvere questo potenziale problema, si può ripristinare le preferenze di Photoshop alle impostazioni predefinite e successivamente riconfigurare le preferenze del disco di memoria virtuale.

Gestione dello Spazio e della Memoria: Oltre il Disco Virtuale

Il problema del disco di memoria virtuale pieno è spesso un sintomo di una gestione dello spazio di archiviazione non ottimale o di risorse hardware limitate (come poca RAM). Per un’ottimizzazione a lungo termine e per prevenire futuri problemi, è utile considerare strategie più ampie per liberare e gestire lo spazio.

Liberare Spazio di Archiviazione (Applicabile Generalmente)

Indipendentemente dal sistema operativo, diversi tipi di file tendono ad accumularsi e occupare spazio prezioso che potrebbe servire per la memoria virtuale. Le fonti, pur riferendosi a dispositivi Android, descrivono tipi di file che comunemente riempiono lo spazio e che possono essere puliti anche su PC/Mac per liberare il disco usato come scratch disk:

  • File temporanei e di cache: Le applicazioni e il sistema operativo generano file temporanei e cache per velocizzare le operazioni. Questi possono accumularsi nel tempo e occupare una quantità considerevole di spazio. Pulire regolarmente questi file può aiutare a liberare gigabyte. Le fonti menzionano esplicitamente “Cache di sistema” e “Cache App”.
  • File inutilizzati o di grandi dimensioni: Spesso si accumulano file scaricati che non servono più, file di grandi dimensioni (come video, immagini ad alta risoluzione, installazioni software) che vengono dimenticati, o file generati da app che non si usano più (i “file residui” delle installazioni disinstallate). Identificare ed eliminare o spostare questi file è fondamentale.
  • File duplicati: Immagini, documenti o altri file che sono stati salvati più di una volta occupano spazio inutilmente. Utilizzare strumenti per l’individuazione e la rimozione dei duplicati può recuperare spazio.
  • Applicazioni inutilizzate: Spesso installiamo software che usiamo raramente o mai. Disinstallare le applicazioni non necessarie libera lo spazio occupato dai loro file di installazione, configurazione e dati.

Mentre le fonti Android suggeriscono app specifiche come Files di Google o SD Maid, i principi (individuare e rimuovere cache, temporanei, grandi file, duplicati, app inutilizzate) sono universalmente validi per liberare spazio su qualsiasi disco, inclusi quelli usati per la memoria virtuale. Su PC/Mac, si possono utilizzare gli strumenti di pulizia disco integrati nel sistema operativo o gestire manualmente i file.

Espandere lo Spazio di Archiviazione e Archiviare i Dati

Se liberare spazio non è sufficiente o si desidera una soluzione a lungo termine per gestire grandi quantità di dati senza intasare il disco principale, si possono considerare opzioni di espansione o archiviazione esterna. Queste soluzioni sono un modo indiretto per aiutare con il problema del disco virtuale pieno, in quanto permettono di spostare file altrove, liberando lo spazio necessario sul disco interno. Le fonti (principalmente quelle Android) descrivono vari metodi:

  • Supporti di archiviazione esterni: L’uso di chiavette USB o hard disk esterni è un modo pratico per trasferire e archiviare file (come foto, video, documenti), liberando spazio sul disco interno del computer. Le chiavette USB sono portatili e i loro costi sono “molto bassi, anche per i tagli di memoria più ampi”. Esistono anche soluzioni più avanzate come i file hub portatili che offrono funzionalità multiple tra cui l’archiviazione.
  • Cloud Storage: Utilizzare servizi di cloud storage permette di archiviare i propri dati online, senza occupare spazio fisico sul dispositivo. Questo è particolarmente utile per foto, video e documenti. Le fonti menzionano servizi popolari come Google Drive (con 15 GB gratuiti), Microsoft OneDrive (con 5 GB gratuiti), e Dropbox (con 2 GB gratuiti), tutti offrendo piani a pagamento per maggiore spazio. Archiviare i file nel cloud e poi eliminarli dal dispositivo interno è un metodo efficace per liberare spazio sul disco.

La Memoria RAM e la sua Influenza

Sebbene il problema segnalato sia “Dischi di memoria virtuale pieni”, questo è intrinsecamente legato alla memoria RAM. Quando la RAM fisica disponibile non è sufficiente per le esigenze del software, il sistema o il programma ricorre all’uso del disco (il “disco di memoria virtuale” o scratch disk) come un’estensione della RAM, sebbene molto più lenta. Avere più RAM fisica può ridurre significativamente la dipendenza del sistema e delle applicazioni dallo scratch disk, diminuendo la probabilità che quest’ultimo si riempia. Le fonti Android menzionano anche il concetto di espansione della RAM virtuale, che sfrutta una parte della memoria interna per aumentare virtualmente la RAM disponibile. Su PC/Mac, l’approccio più comune per aumentare la RAM è l’aggiunta di moduli RAM fisici, un intervento hardware che può migliorare notevolmente le performance, specialmente con software esigenti.

Come SHS Informatica può esserti d’aiuto

Affrontare problemi come i dischi di memoria virtuale pieni, la gestione dello spazio di archiviazione, o la necessità di migliorare le performance del computer rientra pienamente nelle aree di competenza di SHS Informatica.

Noi di SHS Informatica offriamo consulenza informatica a 360°. Il nostro lavoro ruota intorno all’ innovazione, all’assistenza e all’ottimizzazione di tutta l’infrastruttura IT, sia essa aziendale o personale. Siamo pronti a confrontarci con qualsiasi problema informatico.

Se le soluzioni fai-da-te per liberare spazio o riconfigurare le preferenze non risolvono il problema, o se sospetti che la causa sia legata a una configurazione hardware non adeguata (come poca RAM), non esitare a contattarci. Possiamo fornirti una consulenza specifica e valutare come intervenire in maniera organica sul tuo hardware. Possiamo aiutarti a capire se è necessario aumentare la memoria RAM, installare un disco rigido più veloce (come un SSD) o con maggiore spazio per lo scratch disk, o ottimizzare complessivamente la gestione delle tue risorse informatiche.

Dalla fornitura di hardware e software all’assistenza e consulenza informatica, SHS Informatica è il tuo partner ideale per assicurarti che i tuoi strumenti di lavoro siano sempre efficienti e performanti, evitando blocchi frustranti e ottimizzando la tua produttività.

Speriamo che questa guida approfondita ti sia stata utile per comprendere e affrontare il problema dei dischi di memoria virtuale pieni e per scoprire le varie strategie di gestione dello spazio. Per qualsiasi necessità, per un’analisi più dettagliata o per un intervento sul tuo sistema, contattaci ai consueti recapiti.

Ricorda, puoi trovare altri articoli utili su temi informatici nel nostro Blog SHS Informatica, che copre argomenti come la gestione degli hard disk, la pulizia della cache, la scelta di notebook, la sicurezza dei file e molto altro.

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